Nel territorio di Ostuni vi sono oltre 300 masserie. Per l'esattezza, secondo il censimento fatto da Gino Andriola, sono 304. Per conoscere come si è arrivati a stabilire tale numero qui di seguito sono indicati i criteri di classificazione. Si ricorda che i dati sono relativi al 31 dicembre 2012.
Classificazione delle masserie in base:
· Alla destinazione di uso
· Alla struttura del fabbricato
· Allo stato della conservazione
· Allo stato di utilizzo del fabbricato
Destinazione d’uso
Indirizzo arboreo: masserie la cui attività agricola primaria è una coltura del tutto arborea o prevalentemente arborea (ulivo, mandorlo, frutteto in genere, bosco ceduo, bosco d’alto fusto, ecc.)
Indirizzo seminativo: masserie la cui attività principale è una coltura erbacea (cereali, leguminose, prati, ecc.); mentre secondaria è la coltura arborea.
Indirizzo seminativo arborato: masserie la cui attività agricola è rappresentata da coltura arborea ed erbacea sulla medesima superficie di terreno.
Indirizzo agrituristico: masserie che svolgono contemporaneamente attività agricola e turistica.
Indirizzo agricolo-zootecnico: masserie che svolgono attivià agricolo-zootecnica (allevamento bovini, equini, caprini e ovini)
Struttura del fabbricato
Masserie storiche architettoniche. Tutte le masserie la cui realizzazione o eventuale ristrutturazione è avvenuta in epoca remota e comunque entro la fine del 1800 e il cui fabbricato presenta alcune strutture di particolare interesse architettonico.
Masserie storiche. Masserie la cui realizzazione ed eventuale ristrutturazione è avvenuta in epoca remota e comunque entro la fine dell’Ottocento e il cui fabbricato presenta caratteristiche di interesse storico.
Masserie moderne. Tutte quelle strutture realizzate dall’inizio del Novecento sino ad oggi. Hanno un significato molto ampio in quanto vengono individuate tutte le forme di insediamento sulla campagna, anche quando si tratta di modesti fabbricati appena provvisti di recinto per il bestiame. Inoltre hanno perduto tutte le caratteristiche e le funzioni delle masserie storiche.
Stato di conservazione
Grado di conservazione pessimo, strutture non agibili. Masserie con il fabbricato in pessime condizioni quasi del tutto inagibili. Sono necessari interventi massicci e solleciti di recupero, in molti casi radicali.
Grado di conservazione alquanto precario, strutture parzialmente agibili. Masserie il cui stato di conservazione del fabbricato risulta parzialmente agibile con opportuni e solleciti interventi; il fabbricato può essere recuperato.
Grado di conservazione sufficiente. Masserie il cui stato di conservazione del fabbricato può ritenersi sufficientemente agibile e con opportuni interventi può essere migliorato.
Grado di conservazione buono. Masserie con un buon grado di conservazione del fabbricato che necessitano solo di interventi periodici con intervalli alquanto brevi.
Grado di conservazione ottimo. Masserie con fabbricati che necessitano solo di interventi periodici regolari.
In fase di ristrutturazione. Sono comprese tutte quelle masserie che si trovano in fase di ristrutturazione.
Utilizzo del fabbricato
Nel primo gruppo sono comprese tutte le masserie il cui fabbricato è utilizzato come seconda casa o per villeggiatura. Data la esiguità del terreno di pertinenza è venuta a mancare la funzione agricola.
Nel secondo gruppo sono comprese tutte le masserie il cui fabbricato è utilizzato come struttura prettamente alberghiera per cui la funzione agricola è ormai inesistente.
Dall’elenco generale risulta che il numero delle masserie dell’intero territorio di Ostuni consta di 320 unità immobiliari.
Si è ritenuto opportuno comprendere nelle 320 unità:
· N. 6 ovili di interesse storico-architettonico: Ovile Calaprico, Ovile Tamburoni, Ovile San Giovanni o “dalle mura alte”, Ovile Pizzicucco, Ovile Zampignola Piccola, Ovile Sessana Grande.
· Tra le 314 masserie (320 meno i 6 ovili) sono presenti 10 masserie ciascuna con due proprietari diversi: Morrone, Casamassima, Difesa di Malta, Casalini, Rienzo, Abadia, Lardagnano, Lamacavallo, Albrizido, San Benedetto. I proprietari hanno desiderato che le suddette masserie fossero considerate distinte per cui il numero reale delle masserie risulta 304
Le 304 masserie sono distribuite come segue:
Marina |
146 |
Selva |
128 |
Valle d’Itria |
30 |
Totale |
304 |
Si precisa che delle 30 masserie della Valle d’Itria 5 si trovano sul limite del confine e precisamente: Masseria Santoro, Guardariello, Soluco (confine con Martina Franca); Portarono e Carello 1 (confine con Cisternino).
Casi particolari
Masserie con chiese. Masserie in cui la chiesa fa parte integrante della struttura del fabbricato o è ubicata nei pressi della stessa.
Masserie con trappeti ipogei. Masserie in cui il trappeto si trova sotto il fabbricato o nelle immediate vicinanze.
Masserie con trappeti epigei. Masserie che hanno un locale al piano terra del fabbricato utilizzato come trappeto. I trappeti epigei, che possiamo considerare una evoluzione dei trappeti ipogei, hanno funzionato fino al recente passato.
Dati statistici relativi alle masserie.
Destinazione d’uso
Masserie ad utilizzo arboreo |
120 |
Masserie ad utilizzo erbaceo |
44 |
Masserie ad utilizzo seminativo-arboreo |
86 |
Masserie ad utilizzo agrituristico |
30 |
Masserie ad utilizzo agricolo-zootecnico |
34 |
Struttura del fabbricato
Masserie storico-architettoniche |
44 |
Masserie storiche |
200 |
Masserie moderne |
70 |
Stato di conservazione
Masserie con fabbricato in pessime condizioni |
45 |
Masserie con fabbricato parzialmente agibile |
51 |
Masserie con fabbricato sufficientemente agibile |
116 |
Masserie con fabbricato in buon grado di conservazione |
50 |
Masserie con fabbricato in ottimo grado di conservazione |
32 |
Masserie con fabbricato in fase di ristrutturazione |
20 |
Utilizzo del fabbricato
Masserie il cui fabbricato è utilizzato come seconda casa |
48 |
Masserie il cui fabbricato è usato come struttura alberghiera |
6 |
Casi particolari
Masserie con chiese |
69 |
Masserie con trappeti ipogei |
44 |
Masserie con trappeti epigei |
11 |